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venerdì 29 marzo 2013

Buona e Santa Pasqua! Cristo è risorto! E' veramente risorto!



Ho ricevuto una email da un mio compagno d'infanzia, adesso sacerdote religioso per gli auguri di Pasqua. Gli stessi auguri li rivolgo a tutti voi carissimi amici :

"Per gli auguri pasquali mi ispiro a S. Agostino:

«Non è gran cosa credere che Gesù sia morto;

questo lo credono anche i pagani; tutti lo credono.

Ma la cosa veramente grande è credere che egli sia risorto»

Mi viene da parafrasarlo in questo modo: non ci vuole molto a riconoscere che spesso in noi e attorno a noi prevalgono i segni di crisi e di morte: ingiustizia, odio, materialismo, egoismo, scoraggiamento, pessimismo etc. Ma non ci vuole poco a far prevalere in noi i segni di risurrezione: ottimismo, gioia, speranza … amore! E allora?

“Aiutaci, Signore, a portare nel mondo e dentro di noi la tua resurrezione.

La tua Pasqua è l’unica forza della storia che può donare Luce, Speranza e Amore oggi!”

Tonino Bello

Auguri perciò di una Santa Pasqua! Ti arrivino dritti al cuore!
"

domenica 17 marzo 2013

Gesù e l'adultera: Rimasero solo la misera e la misericordia










Vediamo subito cosa dice Mosè nella Legge a proposito degli adulteri:

Lv 20,10 “ Se uno commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l’adultero e l’adultera dovranno essere messi a morte”
Dt 22,22 “Quando un uomo verrà trovato a giacere con una donna maritata, tutti e due dovranno morire: l’uomo che è giaciuto con la donna e la donna. Così estirperai il male da Israele”.

E Gesù a proposito del ripudio della moglie così si esprime:

"Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. 6Ma all'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; 7per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Così non sono più due ma una carne sola… A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: “ Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei, e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio” Mc 10,5-1.

Gesù mette così in evidenza un primo progetto di Dio al momento della creazione, un secondo momento è la durezza del cuore degli uomini , un terzo momento, lo vediamo nel brano appena letto, la nuova rivelazione di un Dio Amore e misericordioso riportando tutto a quel momento creativo in cui Dio disse che tutto era buono. L’amore e la misericordia sono i fondamenti principali del rapporto che Dio stabilisce con l’uomo.
Perché Dio dopo la disobbedienza di Adamo ed Eva pensò al modo di redimerli? Non fu per amore?

«Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?»
.
 «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei».

 Perché la domanda dei farisei? I Farisei avevano capito che Gesù per il suo modo trattare, di usare misericordia con tutti,  era benvoluto dalla gente. Una domanda trappola: se Gesù si fosse messo dalla parte della legge avrebbe contraddetto se stesso e tutto il suo messaggio; se invece avesse detto di non lapidarla significava che stava contraddicendo la legge, meritando così di essere lapidato anche lui.
Perché la risposta di Gesù? Mette in evidenza la falsità dei farisei che si ritenevano giusti davanti a Dio perché predicavano la stretta osservanza della legge ma a loro uso, consumo e convenienza.
 «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei».
L’unico senza peccato presente in questa scena, con l’adultera al centro, era Gesù, che sicuramente non avrebbe scagliato la prima pietra.

Chi di voi è senza peccato, scagli per primo una pietra contro di lei. Questa è la voce della giustizia: Si punisca la peccatrice, ma non ad opera dei peccatori; si adempia la legge, ma non ad opera dei prevaricatori della legge. Decisamente, questa è la voce della giustizia. E quelli, colpiti da essa come da una freccia poderosa, guardandosi e trovandosi colpevoli, uno dopo l'altro, tutti si ritirarono (Gv 8, 9). Rimasero soltanto loro due: la misera e la misericordia”. Sant’Agostino

Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?».
Ed ella rispose: «Nessuno, Signore!”
E Gesù disse:«Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Così commentava Benedetto XVI questo brano alla recita dell’Angelus del 21.03.2010

Cari fratelli e sorelle! Siamo giunti alla Quinta Domenica di Quaresima, nella quale la liturgia ci propone, quest’anno, l’episodio evangelico di Gesù che salva una donna adultera dalla condanna a morte (Gv 8,1-11).

Mentre sta insegnando nel Tempio, gli scribi e i farisei conducono a Gesù una donna sorpresa in adulterio, per la quale la legge mosaica prevedeva la lapidazione. Quegli uomini chiedono a Gesù di giudicare la peccatrice con lo scopo di "metterlo alla prova" e di spingerlo a fare un passo falso. La scena è carica di drammaticità: dalle parole di Gesù dipende la vita di quella persona, ma anche la sua stessa vita. Gli accusatori ipocriti, infatti, fingono di affidargli il giudizio, mentre in realtà è proprio Lui che vogliono accusare e giudicare.

Gesù, invece, è "pieno di grazia e di verità" (Gv 1,14): Egli sa che cosa c’è nel cuore di ogni uomo, vuole condannare il peccato, ma salvare il peccatore, e smascherare l’ipocrisia. L’evangelista san Giovanni dà risalto ad un particolare: mentre gli accusatori lo interrogano con insistenza, Gesù si china e si mette a scrivere col dito per terra. Osserva sant’Agostino che quel gesto mostra Cristo come il legislatore divino: infatti, Dio scrisse la legge col suo dito sulle tavole di pietra (cfr Comm. al Vang. di Giov., 33, 5). Gesù dunque è il Legislatore, è la Giustizia in persona.

E qual è la sua sentenza? "Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei". Queste parole sono piene della forza disarmante della verità, che abbatte il muro dell’ipocrisia e apre le coscienze ad una giustizia più grande, quella dell’amore, in cui consiste il pieno compimento di ogni precetto (cfr Rm 13,8-10). E’ la giustizia che ha salvato anche Saulo di Tarso, trasformandolo in san Paolo (cfr Fil 3,8-14).

Quando gli accusatori "se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani", Gesù, assolvendo la donna dal suo peccato, la introduce in una nuova vita, orientata al bene: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più». È la stessa grazia che farà dire all’Apostolo: "So soltanto questo: dimenticando ciò che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù" (Fil 3,14).

Dio desidera per noi soltanto il bene e la vita; Egli provvede alla salute della nostra anima per mezzo dei suoi ministri, liberandoci dal male col Sacramento della Riconciliazione, affinché nessuno vada perduto, ma tutti abbiano modo di convertirsi.

Cari amici, impariamo dal Signore Gesù a non giudicare e a non condannare il prossimo.
Impariamo ad essere intransigenti con il peccato – a partire dal nostro! – e indulgenti con le persone. Ci aiuti in questo la santa Madre di Dio che, esente da ogni colpa, è mediatrice di grazia per ogni peccatore pentito”

giovedì 7 marzo 2013

Lo Spirito Santo nella tua vita













Questo capitolo* ci aiuterà ad approfondire e spero a fare tuo, nella tua vita, l’inviato speciale di Dio Padre e di Gesù alla sua Chiesa.

Fra le devozioni cristiane manca spesso in noi fedeli e seguaci di Gesù quella allo Spirito Santo. Eppure è lui che stimola la nostra vita cristiana, che interviene dandoci la grazia nei sacramenti, incominciando con il dono della fede nel battesimo.

Perché questa dimenticanza in noi?

Non lo conosciamo abbastanza e soprattutto non conosciamo l’efficacia della sua presenza nella Chiesa e in ognuno di noi.

E’ Lui, Spirito Santo, che ci fa chiamare Dio “Padre nostro”, è Lui che guida i nostri passi nel seguire Gesù e nell’annunciarlo. Ma se non lo conosciamo come facciamo a invocare la sua presenza in noi?



Le Sacre Scritture ci aiutano a conoscerlo



Lo Spirito Santo è già presente nella creazione, nella storia del popolo ebraico nell’attesa del Messia.

Gen 1,1: “In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque”.

Aleggiava: esprime molto bene la presenza dello Spirito Santo durante la creazione come per dire che in quella terra informe e deserta stava succedendo qualcosa di nuovo, una nuova creazione.

Nell’antico testamento gli interventi dello Spirito non si vedono, ma è lui l’ispiratore dei profeti nella storia del popolo ebreo, soprattutto a ricordo delle promesse di Dio e al patto dell’alleanza, e non ultimo all’annuncio della venuta del Messia. Alcuni esempi:



Is 65,1-2. ”Mi feci cercare da chi non mi consultava.

            Mi feci trovare da chi non mi cercava”.

            Dissi: “ Eccomi, eccomi”

            Ad una nazione che non invocava il mio nome,

            ho teso la mano ogni giorno a un popolo ribelle;

            essi andavano per una strada non buona.”



L’iniziativa di Dio è il suo interesse per l’uomo: Lo Spirito cerca l’uomo, si fa trovare, tende la mano per farsi conoscere e indicare una strada buona.



Is 11,1-2 “ Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo Spirito del Signore, Spirito di sapienza e d’intelligenza.      Spirito di consiglio e di fortezza, Spirito di conoscenza e di timore del Signore”.



Profezia della venuta del Messia che avverrà con l’intervento dello Spirito Santo.

Isaia ancora così annuncia l’opera del Messia, testo che poi Gesù farà suo per dare inizio all’annuncio della Buona Novella:



Is 61,1-2 “Lo Spirito del Signore è sopra di me  perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà agli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri a promulgare l’anno di grazia del Signore”.



In Maria lo Spirito realizza il disegno misericordioso del Padre. E’ per opera dello Spirito Santo che Maria concepirà e darà alla luce il Figlio di Dio.



Lc 1,30-31; 34-38 “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù…Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà da te sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio”.



L’ultimo dei profeti



Sarà Giovanni Battista: precederà Gesù chiamando il popolo alla conversione in attesa del Messia che stava per arrivare, per testimoniare con la sua vita affinché tutti credessero in Lui.



Lc 1,15-16 “Perché egli sarà davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio”.



 Giov 1,6-7 “ Venne un uomo mandato da Dio: Il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui”.



Il battesimo di Giovanni era per la conversione, quello nell’acqua e nello Spirito sarà una nuova rinascita.



Lc 3,16 “ Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”.



Giov1, 32-34 “Giovanni testimoniò dicendo: “ Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo. E ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio”.



“Gesù rivela in pienezza lo Spirito Santo solo dopo che è stato glorificato con la sua morte e risurrezione. Tuttavia lo lascia gradualmente intravedere anche nel suo insegnamento alle folle”. (Cat. della chiesa cattolica).



A Nicodemo:



“ Giov 3,5; 7-8 “ In verità, in verità vi dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel Regno di Dio… il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito”.



Alla samaritana:



Giov 4,23-24 “Ma viene l’ora, ed è questa, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così, infatti, il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano, devono adorare in spirito e verità”.



Alla festa delle capanne:



Giov 7,37-39 “Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva”. Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti, non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato”.



Lo Spirito Santo è una promessa di Gesù



Sarà inviato dal Padre su richiesta di Gesù. Lo Spirito Santo accompagnerà , seguirà la Chiesa che gli apostoli diffonderanno su tuta la terra, sarà presente in ognuno che lo chiede e lo invoca, rimarrà per sempre con noi.



Lc 11,13 “ Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo, darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!”



Giov 15,26-27 “ Quando verrà il Paraclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio”.



Giov 14,15-21 “ Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della Verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui”.



Giov 14,25 “ Il Paràclito, lo Spirito Santo che il padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”.






Atti 2,1-4 2 “ Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi”.



Giov 20,19-23 “ La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per dimore dei Giudei, venne Gesù, stette i mezzo a loro e disse: Pace a voi! Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi. Detto questo, soffiò e disse loro:

Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati; a cui non perdonerete, non saranno perdonati”.






1 Cor.12,1-3 “Riguardo ai doni dello Spirito, fratelli, non voglio lasciarvi nell’ignoranza. Voi sapete, infatti, che, quando eravate pagani, vi lasciavate trascinare senza alcun controllo verso gli idoli muti. Perciò io vi dichiaro: nessuno che parli sotto l’azione dello Spirito di Dio può dire: Gesù è anàtema! e nessuno può dire: Gesù è Signore! se non sotto l’azione dello Spirito Santo”.



Rom 5,5 “ La speranza poi non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito che ci è stato dato”.



Doni dello Spirito Santo



1 Cor. 4-11 “ Vi sono diversi carismi, ma uno solo è Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, viene dato il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell’unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l’interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole”.



Perché lo Spirito Santo dà ad ognuno uno o più doni?

Cosa ne facciamo dei doni dello Spirito Santo?



1 Cor.14,1 “ Aspirate alla carità. Desiderate intensamente i doni dello Spirito…”.



1Cor.14,12 “ Desiderate i doni dello Spirito, cercate di averne in abbondanza, per l’edificazione della comunità”.



Lo Spirito Santo a tutti i cristiani gratuitamente dà la fede con il battesimo e anche attraverso gli altri sacramenti prende possesso di noi e in noi stabilisce la sua dimora.



“Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito abita in voi? Il tempio di Dio è santo e questo tempio siete voi”. (1 Cor.3,16-17).



Avvertiamo questa presenza?

Ogni cristiano è chiamato dallo Spirito a manifestare ciò per cui è stato è investito; ognuno con i suoi carismi, con le sue possibilità sperimenta nel proprio intimo la reale azione dello Spirito Santo. Di ognuno lo Spirito conosce le capacità umane e in rapporto ad esse gestisce i suoi doni affinché portino frutto alla nostra vita in Dio e crescita nella Chiesa, comunità dei credenti.

Quando la nostra fede e la nostra adesione ad essa è sincera, lo Spirito Santo diventa il motore del nostro pensare, del nostro valutare, delle nostre scelte, del nostro agire.

Non ci sentiremo soli: sentiremo più vicino l’amore di Dio per noi, e aumenterà il nostro amore per Dio.

Sarà più facile seguire ciò che l’apostolo Paolo scriveva ai primi cristiani:

“Non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, con il quale foste segnati per il giorno della redenzione. Scompaiano da voi ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze con ogni sorta di malvagità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo” (Ef 4,30-32).

“ Siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa, infatti, è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie” (1 Tess.5.16-20).

Gesù disse loro: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome schiacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno”. Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano” ( Mc 16, 15-20).




* Questo capitolo è stato tratto, rivisitato, dal mio primo libro” L’uomo della Bibbia”.

Solo Gesù può guarirmi



Solo Gesù può liberarmi totalmente



Nel Nuovo Testamento

la presenza di Gesù

con le sue parole e i suoi gesti

diviene una fonte inesauribile

d'ispirazione per la preghiera:

è Gesù che mi si accosta e m'interpella.

Gesù è il Buon Pastore

alla ricerca della pecora smarrita,

e io lo seguo.

Gesù è la vigna;

Dio, il vignaiolo, mi monda dei rami malati

perché io possa dare buoni frutti.

Alla moltiplicazione dei pani,

è Gesù che m'invita

a offrirgli la mia povertà

- cinque pani e due pesci -

perché egli se ne serva

per compiere meraviglie.

Alla pesca miracolosa,

è Gesù che mi chiede

una fiducia assoluta nella sua parola

più che nei miei mezzi umani.

In occasione di numerose guarigioni,

Gesù mi rammenta                                            

che lui solo può liberarmi totalmente.
(Jean -Jacques Gareau).